Che ruolo ha la birra nello spazio? Si può bere? E quali sono i piú recenti esperimenti in merito?

 

 

Perchè gli astronauti non possono bere birra nello spazio? 🪐

Iniziamo con il capire perchè gli astronauti non possono bere birra? Nello specifico quando sono a gravità zero. Va detto infatti che bere birra sulla Luna o su Marte non è scientificamente impossibile dato che lì la gravità è solo leggermente inferiore a quella della Terra. Bene a sapersi per una futura vacanza sulla Luna o su Marte no? 

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Gustarsi una birra ghiacciata è uno dei piaceri della vita. Soprattutto dopo una giornata di lavoro. È difficile pensare a un lavoro più stressante di quello di un astronauta, soprattutto di quelli a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Dal lavorare in condizioni di gravità zero alla gestione di una serie quasi costante di pericoli dovuti alla natura imprevedibile dello spazio, essere un astronauta è dura.

Sfortunatamente, coloro che scelgono di sfidare l'ignoto devono aspettare fino a quando entrambi i loro piedi toccano di nuovo la terra ferma per rilassarsi con una birra, poiché bere questa bevanda nello spazio è impossibile. Scientificamente impossibile.

La carbonazione è un elemento essenziale di una buona birra e non c'è niente di più soddisfacente che sorseggiare una pinta con una schiuma perfetta. Sulla Terra, questo è possibile solo perché la gravità rimane stabile, quindi poiché il gas di anidride carbonica, che forma le splendide bollicine, è più leggero del liquido circostante, galleggia verso l'alto. Nelle condizioni di gravità zero dello spazio, non c'è maniera alcuna di contenere l'effervescenza.

Nello spazio la birra non solo non sarà gustosa, ma non sarà nemmeno digeribile. Normalmente sulla terra, così come le bollicine salgono in una tazza, salgono anche nello stomaco, producendo gas. Gli astronauti infatti non eruttano a gravità zero; invece di uscire dalla bocca, il gas nella pancia degli astronauti rimane bloccato e può essere molto fastidioso. Se un astronauta beve birra nello spazio, la carbonazione fuoriesce nello stesso modo del reflusso acido, producendo "rutti umidi", insieme a parte del liquido. Già, non è un bella scena da immaginare...

Vostok: la Birra Spaziale 🚀

Vostok (dal nome della prima missione umana nello spazio), è una startup australiana che si è dedicata alla produzione di "birra spaziale. Ha trascorso l'ultimo decennio a sviluppare una birra fredda che può essere spillata e gustata a gravità zero. Ringraziamo ancora una volta la scienza.

La sfida che ha dovuto affrontare la startup, una collaborazione tra 4 Pines Beer e Saber Astronautics, è stata duplice: la fisiologia umana (lo spazio altera le nostre papille gustative e i nostri reflussi gastrici) e la gravità, o la sua mancanza (niente gravità, niente versamento).

Per tenere sotto controllo gli effetti sul corpo umano la start up ha effettuato svariati test presso l'impianto ZERO-G della Zero Gravity Corporation in Virginia. Si è scoperto che la birra migliore per questo lavoro è una Stout in stile Irlandese, con note di aroma di "caffè, cioccolato e malti caramellati". Buone notizie per gli amanti di questo genere di birra. I ricercatori hanno anche attribuito importanza al fatto di permettere agli astronauti di bere la birra senza cannuccia, ritenendo che gli astronauti vogliano una bottiglia che "ricordi loro l'esperienza di bere come sulla Terra". Le aziende hanno ottenuto questo risultato grazie al sistema di alimentazione passiva della loro bottiglia, che sfrutta la tensione superficiale e sposta la birra dal fondo della bottiglia alla bocca.

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BIRRA FATTA CON LUPPOLO LANCIATO NELLO SPAZIO

Si può dire che la nuova birra di Sam Adams sia in tutti i sensi "spaziale".

L'imprenditore Sam Adams, famoso per aver collaborato a viaggi spaziali con la SpaceX, ha prodotto "Space Craft", una birra IPA in stile West Coast che ha debuttato nel 2021, è stata prodotta con luppoli che hanno orbitato intorno alla Terra.

Il luppolo è stato trasportato sulla "Inspiration4", la prima missione al mondo interamente civile, che è stata lanciata nel 2021 e ha viaggiato a circa 500km sopra la Terra per due giorni.

Sam Adams ha inviato nello spazio 30 Kili di luppoli Mosaic e Citra, che sono stati poi utilizzati per produrre la birra spaziale. La IPA con 6,2% di gradazione alcolica, presenta note di pompelmo, guava e frutto della passione. La confezione da quattro birre Space Craft costa 22,33 dollari. 

Samuel Adams non è il primo a produrre birra utilizzando ingredienti volati nello spazio. Nel 2009, il più antico birrificio del Giappone, Sapporo, ha utilizzato orzo coltivato da semi volati sulla Stazione Spaziale Internazionale per creare una birra in edizione limitata, la "Space Barley". Cinque anni dopo, la Ninkasi Brewing Company, con sede in Oregon, ha lanciato il lievito a bordo di un volo spaziale commerciale suborbitale per produrre "Ground Control", una Imperial Stout.

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PROSSIMO PASSO: PRODURREMO BIRRA SU MARTE?

Se tutto andrà secondo i piani dell’ormai noto Elon Musk, il progetto di portarte l'uomo su Marte non è piú così lontano. 

E così ecco che l'azienda Budweiser, ha deciso di essere la prima azienda a produrre birra per i nuovi “marziani”. Proprio per questo ha iniziato i suoi esperimenti mandando orzo presso il Laboratorio Nazionale USA sulla Stazione Spaziale Internazionale, per essere testato dagli astronauti. Tutto questo per affinare le tecniche di coltivazione spaziali e studiare il comportamento delle piante e la loro reazione alla differente forza di gravità durante la germinazione.
Una volta analizzati i risultati, l'azienda valuterà se sarà possibile e in quali circostanze, produrre birra in ambienti di gravità diversa, così come loro stessi hanno annunciato, su Marte. Se fino a poco fa sembrava solo fantascienza, ad oggi possiamo constatare che la gara a chi sarà il primo produttore di birra Marziana è già iniziata!