Pensiamo ora allo stile di birra tradizionale Stout e sposiamola con la parola imperiale. Mettendo insieme queste due parole otteniamo una bestia di birra, un barone conquistatore in un bicchiere. Abbiamo qui forse uno degli stili di birra più mostruosi e lussuriosi al palato.

 

Storia e Caratteristiche dell'Imperial Stout

L'Imperial Stout è conosciuta anche con il nome di Russian Imperial Stout, proprio perché nacque come un tipo di Stout inglese che iniziò a venire esportata in Russia. La ricetta della birra prevedeva un contenuto alcolico maggiore della Stout tradizionale in modo che il prodotto potesse sopportare viaggi più lunghi senza problemi di conservazione.

Il colore di questa birra va dal marrone molto scuro a marrone nero quasi opaco. La schiuma ha una testa di colore marrone con bolle molto fini. La carbonatazione è abbastanza alta. Rilasciano un forte aroma di malto tostato. A volte si possono percepire anche profumi fruttati, come di uva sultanina, fico e ribes. Il sapore è forte e amaro-tostato con note di cioccolato amaro, caramello, cacao e caffè. L'alcol si percepisce in maniera decisa infatti questo tipo di birra varia tra i 9 gradi fino addirittura ai 14 gradi. 

Il Mostro amichevole

Ma qual'è il modo giusto per portare questo mostro amichevole di birra nella tua vita? Per cominciare, è una birra contemplativa, una birra che si siede nel bicchiere, rimuginando, il migliore amico di un re che trama omicidi e caos, o incappucciato come un personaggio di una storia leggendaria che la gente racconta in una taverna dove un camino proietta ombre instabili sul muro. Qualcosa come la Roundhouse Kick di Crew Republic forse, una birra scura, scura come la notte informe quando la luna è timida e appassita, audace nel suo sapore come un eroe pronto a combattere il mondo intero. Questa è una birra che ti comanda di trovare una poltrona preferita, accanto a un libro o a un buon vinile (anche un sigaro magari) e studiarne ogni nota aromatica.

 

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Una birra stagionale

Questa è una birra adatta sicuramente ai mesi invernali, quando la sua malvagità scura e la sua forza alcolica inebriante creano un'atmosfera riscaldante nel bicchiere. Ecco la Hel & Verdoemenis di De Molen per esempio, tostata, cioccolatosa, affumicata e ricca al palato. La berreste in estate? Certo, lo faresti, ma otterresti un'esperienza diversa e non particolarmente gratificante: stare seduti al sole, assorbendo il calore. Quindi è una birra stagionale, una birra il cui colore riflette il periodo dell'anno, il grigiore e l'oscurità dei mesi invernali quando vogliamo cibo e bevande che sollevano e riscaldano l'anima.

Perché fare una imperial stout?

Quindi è chiaro: le imperial stout sono birre forti e inebrianti, non per tutti i gusti, preferite da una minoranza forse, piuttosto che essere un piacere per la folla, e questo porta alla domanda: perché un birraio dovrebbe fare una imperial stout? Dopo tutto è sregolata nell'uso del malto, ci vuole tanto tempo di maturazione ed è gradita da pochi. Per alcuni, si tratta di voler introdurre qualcosa di nuovo nella comunità di bevitori di birra del loro paese. Per il venerabile birrificio familiare inglese Harvey's, la cui imperial stout è una meraviglia Bretted, era originariamente una commissione di un importatore americano. Per altri, è la possibilità di giocare e sperimentare nel birrificio, quando nel frattempo le pale ales e le IPA sono probabilmente le entrate economiche sicure. Un senso di gioco si è certamente insinuato nel modo in cui alcuni birrifici interpretano la stout imperiale. Pensate alla Espresso Stout di Emelisse, imperiale nel modo in cui guarda il mondo, ma anche unita ai chicchi di caffè nel processo di birrificazione, che le danno un carattere cremoso, fruttato e robusto. Perchè dopo tutto, per citare un famoso film, "tutto lavoro e niente svago rendono il birraio un ragazzo annoiato".