Donne birraie: la birra non è solo per uomini!

Donne nel mondo della birra

La Giornata Internazionale della Donna, l'8 Marzo, è alle porte, quindi è un buon momento per brindare a tutte le grandi donne dell'industria della birra. Ma il loro ruolo nella fabbricazione della birra è tutt'altro che recente: infatti, risale a molto tempo fa...

Cominciamo dall'inizio dei tempi. Quattromila anni fa, nell'antica Mesopotamia, le donne preparavano già la birra. Tutto ha inizio quando in un villaggio tra il Tigri e l’Eufrate una donna abbandona una ciotola piena d’orzo come dono propiziatorio per gli dei. L’orzo resiste alla pioggia battente per poi essere riscaldato dal sole ed iniziare a fermentare. Nasce così la prima birra! C'erano anche diverse dee della birra: le sumere Ninkasi e Siris in Mesopotamia e Tenenet in Egitto. Questa tradizione alla fine raggiunse l'Europa dove, per esempio, secondo le leggi norvegesi, le donne erano responsabili della produzione della birra. Anche in Germania le donne avevano un ruolo importante nel processo di produzione della birra. Fu addirittura una suora tedesca ad aggiungere il luppolo alla birra per la prima volta!

Le donne non erano solo produttrici, ma anche consumatrici. Sin dall’antichità la birra è stata considerata bevanda utile durante la gravidanza. Non a caso presso i coloni americani era d’uso, quando una donna rimaneva incinta, produrre la groaning beer: la “birra del lamento”, che sarebbe stata pronta per l’appunto nove mesi dopo.

Ma, man mano che il processo per produrre la birra diventava però più industrializzato, gli uomini prendevano sempre più il sopravvento. Perché? Beh, l'ascesa delle abbazie ha giocato un ruolo importante. I monaci (ovviamente tutti uomini) iniziarono a produrre birra professionalmente e divennero piuttosto famosi. La peste nei secoli XIV e XV fu un altro punto di svolta. A causa della mancanza di manodopera dopo la peste, i salari salirono e il consumo di birra aumentò notevolmente. Così, la fabbricazione della birra divenne sempre più commerciale e fu presa in mano dagli uomini.

La scoperta del luppolo da parte di suor Hildegard portò a tempi di conservazione più lunghi per la birra, il che contribuì ulteriormente alla commercializzazione della bevanda dorata e all'espansione dei birrifici.

Per molto tempo, la produzione di birra è stata dominata dagli uomini. Ancora oggi, non solo produrre ma anche bere birra è spesso considerato qualcosa di maschile. Ma le donne stanno ritrovando la loro strada in questa nobile forma d'arte, dove la diversità è sempre più presente. Ecco perché di seguito abbiamo voluto elencare alcuni birrifici di successo, con donne come mastro birraio.

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Icon_tulip-200px.png Orval

La Brasserie d'Orval è una fabbrica di birra trappista belga fondata nel 1931. Nel 1992, Anne-Françoise Pypaert è entrata nel birrificio come prima donna trappista in assoluto, e nel 2013 è diventata mastro birraio. Ad oggi altre donne lavorano nel birrificio oltre ad Anne-Françoise. Vendono solo una birra, Orval, una birra complessa e unica prodotta con lievito Brettanomyces, che la rende quasi uno stile a sé. Una birra unica, proprio come il suo mastro birraio.

Icon_tulip-200px.png Fuller's

Questo birrificio londinese esiste da 160 anni, e la loro London Pride è un vero classico. Ma la nostra preferita è la loro Honey Dew, una birra dorata biologica con un gusto morbido, dolce e leggermente amaro. Nel 2017 Fuller's ha annunciato di avere un nuovo mastro birraio: Georgina Young. Ha iniziato come produttore di birra nove anni prima e nel 2017 ha ottenuto il titolo di mastro birraio. Tuttavia nel 2020 si è spostata a lavorare nel birrificio St. Austell dove è mastro birraio tutt'oggi. 

Icon_tulip-200px.png Beavertown

Beavertown è un'altro famoso birrificio di Londra con birre di qualità e completamente uniche. Nel corso della loro storia non hanno avuto una, ma ben tre donne birrai: Lidia De Petris, Charlotte Freeston e Valeria De Petris. La birra Gamma Ray è stata una delle prime creazioni di Lidia: una American Pale Ale particolarmente succosa e ricca di sapori di mango e pompelmo. Ad oggi a Beavertown 21 degli attuali 83 dipendenti a tempo pieno sono donne, 5 delle quali lavorano al piano di birrificazione e gestiscono il ruolo su base giornaliera.

Icon_tulip-200px.png Gebrouwen door Vrouwen

Il nome dice tutto: questo birrificio olandese è composto solo da donne potenti e creative. La traduzione del nome del birrificio  è "Prodotto da donne".  Avviato nel 2013 dalle sorelle Tessel e Do de Heij di Amsterdam, è iniziato come un hobby. Negli ultimi cinque anni, il loro team è cresciuto fino a sette membri, e le loro birre sono diventate molto popolari molto rapidamente. Amiamo la loro Tricky Tripel, una tripel dal gusto morbido con note di albicocca e prugna gialla.

Icon_tulip-200px.pngTwo Birds Brewing

Jayne Lewis e Danielle Allen sono le fondatrici di Two Birds Brewing, la prima azienda australiana fondata solo da donne. Situata a Spotswood, un sobborgo interno occidentale di Melbourne, questo premiato birrificio rappresenta tutto ciò che c'è di buono nell'industria della birra artigianale in Australia. L'azienda è cresciuta da una singola birra a una gamma di cinque stili distinti prodotti tutto l'anno. Hanno anche allestito un birrificio, che hanno simpaticamente chiamato "The Nest" (il Nido), a Spotswood.

Icon_tulip-200px.png E in Italia?

Così anche in Italia negli ultimi anni sono nate associazioni di donne e associazioni create dalle donne per poter unire le loro forze nella promozione e valorizzazione della birra artigianale e aiutarsi a vicenda.  In questo contesto è nata anche l’associazione “Le Donne della Birra”, fondata nel 2015 a Genova che conta ad oggi oltre un centinaio di socie, di cui più di venti birraie e diverse altre professionalità. Curioso di sapere quali sono le birre preferite dalle nostre colleghe donne di Beerwulf? Leggi qui

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