Birra bock olandese, tedesca e belga

Se non sei molto familiare con tutti gli stili di birra, probabilmente non avrai ancora sentito parlare della birra bock. Si tratta di uno stile alquanto importante soprattutto in Olanda, tanto da essere considerato da alcuni il fulcro della vera e unica tradizione birraria olandese. Come tante altre tradizioni è stata adottata e riadattata da altri paesi e culture. Per quanto riguarda l’Olanda, ha una stretta correlazione con l’autunno, nonostante sia stata prodotta inizialmente come birra primaverile. È un sinonimo di freddo e di rilassanti giornate autunnali. 

La sua storia

Come le migliori storie del mondo, quella della birra bock è celata dal mistero ed anche per questo motivo ricca di dispute. L’ipotesi più plausibile è quella della sua nascita a Einbeck in Germania, la quale era considerata un’importante città per la birra nel tardo Medioevo, cosa che faceva sicuramente ingelosire i bavaresi. I birrai avevano però un problema: le estati erano troppo calde per poter produrre birra, visto che i lieviti selvaggi non riuscivano a fare il loro lavoro in modo corretto e appropriato. Avevano bisogno di una soluzione e questa fu la produzione di una birra normale ma con molto alcol. Questo modo naturale di conservarla consentiva di poterla produrre a marzo o aprile, mantenendola ancora buona per tutta l’estate. I consumi della Bock aumentavano durante i periodi di digiuno come la Quaresima. I monaci, durante questo periodo, non potevano toccare cibo e, date le sue caratteristiche, la birra bock era considerata una degna sostituta del cibo, tanto da essere chiamata con l’appellativo di “pane liquido”.

È stato solo nel 1614 che il mastro birraio Elias Pichler è riuscito a produrre una birra di questo genere nel sud della Germania. Da qui nacque il termine “Ainpöckisch” nel dialetto locale, al quale venne per sempre legata la parola “Ein Bockbier”.

Un'altra storia narra che il nome Einbeck veniva storpiato in dialetto bavarese in Einbock, poi ridotto a Bock, che significa “un caprone”. Questo è il motivo per cui molte delle attuali birre bock hanno un caprone raffigurato sulle loro etichette.

Birra Bock: le sue caratteristiche

La maggior parte delle birre Bock hanno un contenuto alcolico del 6.5% e sono scure, leggermente appiccicose per via dello zucchero maltosio e un pò amare.

I suoi colori variano dal rame scuro, al color castagno e, a volte, anche con sfumature ramate. Nonostante abbia un sapore robusto e forte, la maggior parte delle Bock (ad esclusione della Weizenbock) sono birre lager, ossia a bassa fermentazione.

È pur vero che, gli olandesi sono pieni di risorse e creatività, e per questo hanno anche prodotto una Bock ad alta fermentazione. Queste birre vengono fatte fermentare per un periodo lungo e poi lasciate invecchiare a temperature fredde. Questo processo addolcisce il gusto ed ammorbidisce l’intenso sapore, creando così una birra liscia e molto bilanciata. 

Molto spesso i birrai cercano di aggiungere un proprio tocco per distinguersi dal resto della massa e questo porta alla nascita di birre bock con fichi, prugne, varietà esotiche di luppoli e tanto altro ancora. 

Birra Doppelbock e Eisbock

In aggiunta a tutto ciò, i birrai tedeschi hanno aggiunto anche la birra Doppelbock nella loro selezione. La Einbecker May Urbock è l’esempio moderno di quella originale, la birra Bock scura. I frati del monastero Paulaner a Monaco di Baviera sono stati i primi a creare una birra più forte utilizzando questo stile. I monaci producevano questa birra speciale e forte come simbolo e augurio di tempi migliori, spesso consumata al digiuno quaresimale e salutando l’inverno.

Ma le varietà di Bock si complicano ulteriormente. Prendi come esempio la classica Schneider Aventinus Eisbock, che viene prodotta inizialmente come Doppelbock e, dopo la sua creazione, viene ripetutamente congelata. I birrai rimuovono costantemente il ghiaccio riducendo in questo modo il volume dell’acqua e proteggendo quello dell’alcol. Il suo contenuto di alcol finale, con un minimo del 12%, la regala un gusto esplosivo. 

La Bock belga

I birrai del Belgio sono famosi per produrre la birra seguendo le loro antiche tradizioni ed infatti solo di recente si sono avvicinati alla tradizione della birra Bock. La Chouffe è stata probabilmente la prima con la sua Chouffe Bock diventata ormai un classico, mentre Barbar Bok (birrificio Brasserie Lefebvre), Maneblusser Bok (Het Anker) e Brugse Bok (De halve Maan) sono molto più recenti. Tutte queste birre sono state prodotte principalmente per il mercato olandese, difficile quindi trovarle in altri paesi. 

Visto che le Bock olandesi non devono rispettare delle regole precise (l’unica è quella di avere minimo un 15 di gradi Plato), non è stato difficile riprodurla per i produttori belgi. Questo può far pensare che sia facile riprodurla e che tutti possono farlo….ma in realtà non è così. I veri intenditori sanno riconoscere dal primo sorso una vera Bock. 

La stagione Bock

L’inizio della stagione Bock in Olanda, a quanto pare, è un’occasione importante in tutto il paese, anche se non è mai riuscita ad accaparrarsi un giorno completamente suo. Nonostante ciò, il primo lunedì di ottobre si aprono le festività e tutti i birrari e rappresentanti della birra si ritrovano per dare inizio a questa stagione. 

Quando una birra è così tradizionale è normale che ci si chieda quale sia la più buona. Per questo motivo, ogni anno una giuria composta da amanti e appassionati della birra assegna il premio per miglior birra Bock dell’anno alla fine di ottobre.