Gradazione alcolica nella birra: le risposte a tutte le tue domande

La birra contiene alcol, ma quanto? Come viene generato e da dove arriva esattamente? Nella birra ci sono diverse gradazioni alcoliche? Ecco le risposte!

La birra è il risultato della fermentazione degli zuccheri che derivano dai cereali. Ed è proprio durante questa fermentazione che l’acol viene prodotto: il lievito mangia il mosto e poi rilascia l’anidride carbonica che si trasforma in alcol (e tutti gli altri tipi di sostanze).

Come calcolare la gradazione alcolica

“Alc. 5% vol” è il modo in cui viene indicata la gradazione alcolica. Questo significa che la quantità totale di alcol è la percentuale del volume totale: Alcohol By Volume (ABV) - ossia la percentuale in volume del contenuto di etanolo. Una bottiglia di 33cl con una percentuale alcolica del 5% contiene 1.65cl di alcol. Questo è il metodo più comune per indicare la quantità alcolica ed è anche quello che uso io.

Quanto alcol c’è nella birra?

Questo dipende esclusivamente dallo stile della birra. La maggior parte delle Pilsner e Lager (che sono poi quelle più bevute) contengono generalmente un 5% di alcol, ma la quantità di alcol in generale va da 0 a 12% e in alcuni casi anche oltre. Quanto segue è un esempio generale:

0.0 - 0.5%: Birra senza alcol o a basso contenuto alcolico

Ok, partiamo con il fatto che non tutte le birre contengono alcol. Infatti, ci sono birre senza alcol, ossia la variante indicata con 0.0. Per farla breve: l’alcol viene filtrato ed eliminato. Ci sono alcune varianti che contengono alcol ma con una quantità bassissima. Queste sono quelle fino allo 0.5%. Queste percentuale varia da paese a paese; per esempio in Germania viene definita come birra senza alcol. Al giorno d’oggi ne esistono diverse e continuano ad essere prodotte, alcuni esempi sono le Lager, IPA, Weiss, Bock o Porter.

1 – 4%: Session, Table Beer, Radler e birra fruttata

La Table Beer è principalmente un fenomeno belga. Sono delle birre con una gradazione alcolica tra 1% e 5% ed esistono in diversi stili. In Belgio le chiamano facilmente Blond o Tripel. Hanno un gusto leggero e, fino a non molto tempo fa, veniva data anche ai bambini durante i pasti.

Session è il nome usato per identificare le birre leggere, principalmente Pale Ale e IPA. Sono molto rinfrescanti e gustose grazie al fatto che contengono un’alta quantità di luppolo. Spesso vengono aggiunti anche grano e avena per ottenere un corpo più robusto. La Session contene circa il 4% di alcol. Dobbiamo anche dire che molte birre inglesi sono predecessori alle Session, ne sono esempio le classice Bitter e Ale.

La Radler è un’invezione tedesca e originariamente era una combinazione di Lgaer e limonata che crea una gradazione alcolica di circa 2-3%. Al giorno d’oggi sono disponibili diverse varietà della Radler, per esempio quelle con la frutta - come le birre alla ciliegia zuccherata – contengono anche un 4% di alcol. Cosa che rende queste birre, se bevute molto fredde, la perfetta bevanda dissetante in estate.

5 – 6%: Da Pilsner a Porter

Le Lager e Pilsner sono sicuramente le birre più bevute in assoluto in tutto il mondo. Hanno una gradazione alcolica in media del 5%, alcune un pò più alta ed altre un pò più bassa. Inoltre, ci sono tantissimi altri stili di birra con lo stesso volume di alcol e principalmente sono quelle accomunate dal fatto che non hanno un gusto troppo forte e che diventano un pò più acquose. Ne sono esempio le birre di grano, come la Weiss tedesca e la Blanche belga che contengono un 4.5% - 6% di alcol. Oppure le tante forme della Pale Ale che superano raramente il 6%, così come tante Stout e Porter. È pur vero che le varianti più alte stanno diventando sempre più comuni.

Le birre che rientrano in questa sorta di categoria vengono spesso usate per paragonare la quantità di alcol in base alle diverse bevande. Un bicchiere standard di vino, per esempio, contiene la stessa quantità di alcol di una birra standard, ossia il 5%.

6 – 7.5%: IPA, Blond e Bock

Le birre con un volume alcolico superiore al 6% hanno un gusto molto più intenso, che è parzialmente determinato dalla percentuale di alcol. In genere, si tratta di birre da gustare ed assaporare con molta più tranquillità, anche se alcune si trovano al limite del confine. La Belgian Blond, per esempio, è ancora abbastanza accessibile, in genere rimangono sotto il 7.5%.

IPA (India Pale Ale) è molto più intensa per via dell’eccessivo utilizzo di luppoli: questi regalano un sacco di aromi ed un forte gusto amaro. Invece, nelle Saison la percentuale di alcol varia molto tra 6% e 8%.

Le birre Bock iniziano di solito dal 6.5% di alcol e quando supera il 7.5% vengono poi chiamate Double Bock, una variante più intensa della stessa Bock.

8-12%: Strong Belgian, Barley Wine e Imperial

Dall’8% in su, l’alcol gioca un ruolo fondamentale nel gusto e in tutta l’esperienza della degustazione della birra. Queste sono birre che vanno bevute in tranquillità, si tratta principalmente di degustazione e non del semplice bere.

La birra belga è anche conosciuta per il gusto intenso e l’alta percentuale alcolica. Le Tripel sono un ottimo esempio di questo genere, con una media di contenuto alcolico tra l’8% ed il 10%. Seguite poi dalla Strong Belgian Blond, basta pensare alla Duvel e sue simili. L’alcol diventa più forte con la maggior parte delle birre Barley Wine, Quadruple e Strong Belgian Brown. Queste sono dolci, calde e generalmente con il 12% di alcol. Sono perfette da gustare da soli ma anche in compagnia.

Imperial indica la birra più forte e più intensa in tutto il mondo, questa ha origine dallo stile Russian Imperial Stout. Imperial IPA, per esempio, è una IPA forte e luppolata che parte da un 8% di alcol. Le Imperial Porter e Stout sono spesso intorno al 10%, con picchi fino al 12%.

Oltre il 12%: Eisbock e quelle estreme

“Si tratta ancora di birra?” È la domanda che sento più spesso quando si parla di birre estreme. Per quello che so, si tratta ancora di birra se non viene distillata. In questo caso la Eisbock si sposta poi nella zona grigia: la birra viene fatta diventare più forte e più intensa mediante la distillazione a freddo. Si possono anche produrre birre più forti, ma è da considerare che sopra il 15% il lievito praticamente muore.

Snake Venom è al momento la birra più forte prodotta al mondo, con non meno del 67.5%. Voci dicono che sia stato aggiunto un distillato e per questo nasce il dubbio se possa essere davvero chiamata birra. La stessa cosa succede con la birra Mistery of Beer del birrificio Koelschip in Almere (Olanda) con un 70% di alcol. Questa birra, però, non viene più prodotta.

Tipi di alcol nella birra

Chimicamente parlando, il termine alcol racchiude diversi tipi di alcol. Bevande alcoliche come la birra contengono principalmente Etanolo o alcol normale, questo è quello a cui ci riferiamo quando usiamo questa parola. È un liquido senza colore, volatile e con il suo proprio odore. Inoltre, la birra contiene i cosidetti alcolici alti, ossia l’alcol isoamilico e fenoli. Questi danno altri tipi di sapore rispetto all’etanolo e regalano anche una certa profondità di sapore e carattere, soprattutto per alcuni tipi di birra. L’Etanolo ha comunque sempre una quantità maggiore.

L’alcol forte è a volte chiamato Fusedolo ed ha una brutta reputazione, perché si dice sia quello che provoca i postumi della sbornia. Ma è pur vero che ci sono comunque degli studi che dimostrano che la composizione dell’alcol non fa nessuna differenza sui postumi della sbornia il giorno dopo.

Percentuale in peso

Un altro modo è quello di indicare la quantità di alcol come percentuale del peso totale: Alcohol By Weight oppure ABW. L’alcol ha sempre una densità minore rispetto all’acqua, per questo motivo la percentuale è sempre inferiore.

Come si puoò convertire la percentuale in peso (ABW) in percentuale in volume (ABV)?

ABW / 0.789 = ABV oppure viceversa ABV x 0.789 = ABW.